Uomo politico argentino. Nato da una famiglia di discendenza europea, iniziò l'attività politica nel Movimento
giustizialista, quale membro della Gioventù peronista. Nel 1975 sposò Cristina Fernandez e l'anno seguente si laureò
in Diritto presso l'Universidad Nacional de La Plata. Nello stesso 1976, dopo il colpo di Stato della giunta militare
presieduta da Videla, abbandonò La Plata e tornò a Río Gallegos per dedicarsi all'esercizio dell'avvocatura. Con il
ritorno della democrazia in Argentina nel 1983, iniziò una nuova carriera in veste di funzionario governativo a livello
provinciale. Il suo operato gli valse l'appoggio necessario per essere eletto governatore della provincia di Santa Cruz
(dicembre 1991). Tale mandato gli fu rinnovato nel 1995 e poi ancora nel 1999. Nel 1993 fu eletto, al pari della consorte,
alla Convenzione costituente incaricata di riformare la Costituzione argentina. Presentatosi alle elezioni presidenziali
del 2003 andò al ballottaggio con l'ex presidente Carlos Menem. Quest'ultimo, tuttavia, di fronte a una sconfitta
annunciata, decise di ritirare la propria candidatura, nell'intento di delegittimare lo stesso
K.. Con solo
il 22% dei voti, ottenuti al primo turno, divenne così il nuovo presidente della Repubblica. Ereditava un Paese allo
stremo delle proprie forze, devastato sul piano economico e sociale dal crack finanziario del 2001-02, minacciato dalla
povertà di massa, nonché dalla violenza delle grandi organizzazioni criminali, spesso operanti con la connivenza delle
forze dell'ordine. Il suo piano di risanamento nazionale puntò sulla lotta al crimine e alla corruzione nelle istituzioni,
nonché sul ristabilimento del diritto e della verità storica. S'impegnò inoltre per ridurre la disoccupazione, tramite la
realizzazione di opere pubbliche e progetti di microimprenditoria, e per dare avvio a un nuovo corso nelle relazioni
internazionali, basato su una maggiore indipendenza rispetto agli USA e su una maggiore collaborazione con gli altri
Paesi dell'America Latina. Grazie all'operato del suo Governo, l'Argentina risanò il proprio bilancio statale e creò
le premesse per una ripresa economica di ampio respiro (n. Río Gallegos 1950).